La manutenzione dell’auto richiede una particolare attenzione durante il periodo invernale quando le temperature molto basse possono comportare un inconveniente che non bisogna assolutamente sottovalutare: il congelamento del gasolio.
Si tratta di una circostanza che nel momento in cui si verifica può letteralmente comportare l’impossibilità di avviare il motore. Scopriamo insieme quindi da cosa è dovuto e come bisogna comportarsi.
Come mai il gasolio congela
A differenza di quello che si può pensare, i motori diesel soffrono il freddo in una misura maggiore rispetto a quelli a benzina; per essere più precisi è il gasolio che teme l’abbassamento delle temperatura di parecchi gradi al di sotto dello zero. Anche le auto più moderne e con motori più efficienti non possono evitare questo fenomeno, in quanto si tratta di una caratteristica tipica di questo carburante, la cui composizione chimica comporta il rischio di congelamento. Coloro che abitano in zone molto fredde o chi ad esempio vive in montagna e deve fare i conti con temperature alquanto basse, conosce queste situazioni che prendono il nome di paraffinazione.
All’interno del gasolio, infatti, è presente questo elemento che in virtù delle basse temperature tende a solidificarsi dando luogo a minuscoli cristalii di ghiaccio; questi ultimi tendono quindi ad ostruire il filtro del gasolio, comportando le successive difficoltà del motore ad avviarsi. Per essere un po’ più chiari, alle basse temperature avviene una sorta di separazione tra il gasolio e le paraffine che possono essere considerate simili alla cera; quest’ultima essendo più pesante del gasolio si deposita sul fondo del serbatoio, dove è presente il filtro, creando un vero e proprio tappo che non permette più il regolare afflusso del gasolio.
Questo problema si verifica quindi in prossimità delle tubazioni determinando l’impossibilità all’avvio del motore.
Il tipo di gasolio è quindi molto importante per evitare il congelamento dello stesso, anche se bisogna precisare che nel periodo che va da dall’inizio di novembre fino alla fine di marzo, viene posto in vendita un gasolio che riesce a resistere al congelamento fino a temperature che si spingono a 10/12 gradi sotto zero.
Come evitare il congelamento del gasolio
Esistono diverse alternative per prevenire il congelamento del gasolio; scopriamo insieme quali sono.
Abbiamo appena parlato del fatto che nelle località montane o comunque più fredde nei mesi invernali viene messo in commercio un gasolio con additivi che permette una maggiore resistenza al punto di congelamento. Alcuni tipi di gasolio, definiti artici o alpini, riescono addirittura ad evitare questo fenomeno fino a 25 gradi sotto zero.
Senza ricorrere però a questo tipo di carburante, basterà semplicemente acquistare presso un venditore di ricambi per automobili o nei comuni supermercati un additivo da aggiungere al gasolio quando si effettua il pieno, in modo da avere una maggiore resistenza al congelamento. Solitamente vengono venduti dei flaconi di additivo per gasolio in flaconi da 250 ml che sono sufficienti a trattare un serbatoio della capienza di 50 litri, ossia quello di una vettura di medie dimensioni.
Riportiamo per dovere di cronaca anche un rimedio molto utilizzato fino a qualche anno fa, ossia quello di diluire in un pieno di gasolio poco più di un litro di benzina. Si tratta di una soluzione da non utilizzare in quanto, specie nei motori di ultima generazione, potrebbe dare vita a ulteriori danni; la spiegazione è data dal fatto che la benzina, a differenza del gasolio, tende a congelare a temperature prossime ai 50 gradi sotto zero.
Cosa fare se il gasolio risulta congelato
La prima cosa da fare nel momento in cui accertiamo che il gasolio nella nostra vettura risulta congelato è non perdersi d’animo in quanto esistono diversi accorgimenti che ci permetteranno di ripristinare la situazione.
Il metodo maggiormente utilizzato dagli automobilisti consiste nel riscaldamento del filtro del gasolio; anche in questo caso la motivazione è abbastanza semplice in quanto il problema del congelamento tende a localizzarsi, come visto, in prossimità del filtro e delle tubazioni. Riscaldando il filtro, opereremo in modo da favorire lo scioglimento della paraffina e fare in modo che il carburante possa nuovamente arrivare fino agli iniettori per avviare la vettura. Il riscaldamento del filtro deve comunque essere effettuato evitando di utilizzare delle fiamme in quanto non bisogna dimenticare che ci troviamo in prossimità del carburante.
Questa operazione può quindi essere effettuata senza provocare pericoli con l’ausilio di un comune asciugacapelli o con dell’acqua calda. Qualora questi accorgimenti non fossero possibili, possiamo anche smontare il filtro gasolio per riscaldarlo separatamente oppure utilizzare un’altra fonte di calore da posizionare in prossimità dello stesso, come possono essere ad esempi gli scarichi di un altro veicolo.