Si vuole convertire il proprio veicolo con un impianto a GPL o Metano? Quale opzione, come e quando installarla?
Domande ricorrenti degli automobilisti che vogliono aggiornare le proprie vetture con sistemi meno inquinanti, meno costosi in termini di consumi e rifornimento e per non dover sottostare ai divieti di circolazione delle auto a benzina nei centri urbani (si consiglia comunque di controllare sempre le ordinanze dei comuni quando viene disposto il blocco del traffico).
Il primo punto su cui fare chiarezza è la differenza tra impianto GPL e metano che spesso vengono confusi o intesi come lo stesso carburante.
- GPL (Gas di Petrolio Liquefatto): è una miscela composta principalmente di propano e butano che viene immagazzinato in bombole a bassa pressione (circa 5 bar, ossia 5 volte la pressione atmosferica). Il serbatoio ha forma toroidale e viene riposto nel vano della ruota di scorta ed è dotato di 3 valvole di sicurezza che ne annullano la possibilità di scoppio.
- Gas Naturale Compresso – CNG (comunemente noto come Metano): è una miscela composta per lo più da gas metano (ma anche da altri idrocarburi leggeri come propano e butano) e a differenza del GPL viene immagazzinata in bombole ad alta pressione, 200 bar, richiedendo quindi degli standard di sicurezza più elevati. In questo caso le bombole sono cilindriche e più pesanti e di conseguenza andranno a “rubare” della capacità di carico del portabagagli.
In entrambi i casi, una volta installato l’impianto a gas, per decidere se andare a benzina o gas viene posto un apposito commutatore che permette il cambio da un tipo di alimentazione all’altro.
Impianto GPL o metano: quando è possibile convertire la propria auto?
Tutti i veicoli alimentati a benzina, a carburatore, a iniezione diretta o indiretta e con marmitta catalitica. Anche le auto diesel possono essere trasformate attraverso un sistema di dual-fuel che inietta nel motore una miscela di gasolio e metano.
Se il rifornimento di GPL o Metano è senza dubbio meno costoso di quello a benzina/diesel, sono da considerare però i costi di manutenzione degli impianti a gas come ad esempio quello del serbatoio Gpl che deve essere sostituito ogni 10 anni, mentre nel caso del metano le bombole vanno controllate ogni 4 anni.
L’aftermarket offre non solo la possibilità dell’installazione dei sistemi a gas, ma come per il resto delle parti della vettura, offre un’ampia gamma di ricambistica come bombole, valvole e iniettori.
Anche in questa fase si raccomanda la massima attenzione, ed è importante sapere che se si ha bisogno di comprare degli iniettori, è necessario prendere quelli per alimentazione a gas che si differenziano da quelli per l’alimentazione a benzina\diesel. Anche tra la scelta di quelli a gas esistono quelli adatti sia ad impianti a Gpl che metano e altri dedicati a uno dei due impianti a gas.
AutomarketPro non solo offre la ricambistica online come nel caso degli iniettori LANDI RENZO (sia quelli per GPL e metano sia quelli solo per GPL) ma attraverso la rete di officine convenzionate è in grado di supportare l’automobilista nella manutenzione dei propri sistemi a gas.
Impianto GPL o metano: quando e perché scegliere un impianto a gas?
- Riduzione dell’inquinamento: periodicamente ci sono degli incentivi statali per l’installazione dell’impianto a gas che aiutano a sostenere le spese.
- Diminuzione del costo del rifornimento.
- Possibilità di circolare in aree urbane con restrizioni per i veicoli a benzina considerati datati.
- Assicuratevi però che la vettura sia adatta per l’installazione e, una volta presa la decisione di passare a un sistema a gas, si consiglia anche di informarsi sulla distribuzione nella propria zona delle stazioni di rifornimento (attualmente in Italia sono di più quelle GPL che metano).