Lo spunto della batteria è un valore molto importante per chi utilizza un mezzo di trasporto motoristico con una certa costanza. Scopriamo insieme di cosa si tratta e per quali motivi un parametro del genere è in grado di assumere una rilevanza così elevata per chiunque debba mettersi alla guida.
Cos’è lo spunto della batteria
Lo spunto della batteria è conosciuto anche con la denominazione di corrente di spunto della batteria. Si tratta della capacità che possiede un motore o una batteria di erogare una corrente di picco per un determinato arco di tempo, compreso generalmente tra i 5 e i 10 secondi. Nella maggior parte dei casi, questa sorta di picco viene raggiunta al momento della messa in moto e non viene più ripresa mentre si sta circolando con il proprio mezzo a due o quattro ruote. In pratica, senza un simile elemento, far partire un mezzo di trasporto risulta pressoché impossibile. Lo spunto di batteria viene espresso tramite l’unità di misura in Ampere, noto anche con la sigla A. Dal punto di vista puramente scientifico, il fenomeno viene sintetizzato con la sigla CCA, che sta per Cold Cranking Amps (corrente di avviamento a freddo in Ampere).
L’amperaggio generale che viene riscontrato in occasione dello spunto della batteria è pari a circa 6-8 volte quello che viene proposto dalla relativa corrente di targa. Ciascun motore si caratterizza per un determinato amperaggio, dal quale ovviamente dipende la corrente di punto relativa. Se una batteria tocca una corrente di 30 Ah, il suo spunto può anche arrivare fino ad un dato compreso tra i 180 e i 240 ampère. Inoltre, la batteria riesce ad erogare una corrente così potente ad una temperatura estremamente bassa, che si aggira sui -18° gradi.
A ciascun motore corrisponde una determinata quantità di energia necessaria per il suo avvio e il suo conseguente funzionamento. Ci sono batterie dalle misure differenti, dotate di carichi aggiuntivi, con condizioni generali estremamente variegate. Inoltre, un ruolo di primo piano viene senz’altro assunto dall’usura del motore. Naturalmente, se un motore viene utilizzato da un periodo di tempo superiore, il rischio che possa ridursi il suo relativo spunto di batteria appare piuttosto concreto. Al tempo stesso, non bisogna lasciare in secondo piano le variabili collegate ai sistemi di controllo elettronici, con il loro conseguente assorbimento. In ogni caso, è molto importante dare un’occhiata al manuale d’uso del motore del proprio mezzo meccanico, dato che riporta una serie di specifiche tecniche necessarie per garantire un avviamento del motore sicuro.
Perché è importante da monitorare
La misura corretta dello spunto della batteria non è facile da portare a termine, ma può assumere una rilevanza fondamentale. Infatti, un simile dato consente di monitorare le condizioni effettive di una batteria e del motore stesso. Per eseguire un controllo di questo tipo, bisogna essere in possesso di un tester, noto anche come voltmetro digitale o multimetro. Il dispositivo va posizionato a bordo di una scala di tensione continua. Una volta che il motore della vettura si sia raffreddato dopo un certo periodo di inattività, è possibile portare a termine la misurazione. Si tratta di un elemento da non tralasciare, dato che è sufficiente avere a che fare con una temperatura modificata di pochi gradi per avere risultati differenti rispetto a quelli reali.
L’operazione si apre con il controllo della batteria, che deve essere necessariamente carica per garantire risultati veritieri. Anche l’elettrolita va monitorato con tutta la dovuta precisione. Ora giunge il momento di controllare lo spunto della batteria e il suo relativo stato di carica. Una batteria può essere carica e in ottima salute, da ricaricare, da sostituire o esausta. Infine, nel caso in cui risulti un valore pari a 0 Volt, una cella è aperta e la batteria viene considerata morta. Ovviamente, nelle ultime tre circostanze citate, la batteria deve essere cambiata con una certa rapidità per evitare di mettere a serio repentaglio il funzionamento del proprio mezzo di trasporto.
Cosa fare in caso di anomalia
Se invece una batteria è ancora di buon livello ma presenta qualche lieve anomalia, si rende necessaria una seconda misurazione del suo spunto in una condizione di carico che deve superare il 75%. Anche in questa circostanza, è essenziale effettuare la misurazione senza accendere il motore e mantenendo solo i fari accesi per un periodo di tempo pari a soli cinque minuti. Quindi, bisogna controllare la tensione della batteria, che dovrebbe scendere nel caso in cui i fari siano accesi e risalire oltre i 12,24 Volt qualora siano a carico rimosso, ossia semplicemente spenti. Se il valore complessivo non raggiunge una cifra del genere, non si può fare altro che procedere alla sostituzione istantanea delle batterie.
Nel complesso, si può benissimo intendere quanto lo spunto della batteria sia un fattore imprescindibile per ogni mezzo motoristico a due o a quattro ruote. Quando un motore non vuole saperne di accendersi dopo un periodo di tempo abbastanza prolungato, è essenziale analizzare la relativa problematica e risolverla alla radice. Per la maggior parte dei casi, è sufficiente effettuare la sostituzione della batteria per tornare ad usufruire di un motore totalmente efficiente e duraturo.